OLD Letture dedicate

FIABE PER RACCONTARE L’ADOZIONE AI BAMBINI

  • AA.VV., L’adozione è una fiaba, Bacchilega editore

Il libro “Fiabe sull’adozione… perché l’adozione è una fiaba” è una raccolta di fiabe in bilingue (italiano e ungherese) sul tema dell’adozione internazionale.
Le fiabe sono state scritte in piccoli gruppi dagli alunni di una classe di quinta elementare (A.S.: 2007/2008) della Scuola Primaria Statale “C. Collodi” di Casalfiumanese (BO). È il risultato di un periodo di letture, conversazioni, racconti e riflessioni collettive sul tema dell’adozione, condotto dall’insegnante Paola Fiorentini.



  • Simona Giorgi (a cura di), Cavalcando l’arcobaleno. Favole per raccontare ai bambini adottati la loro storia riunita dai colori della fantasia, Magi edizioni

Il bambino adottato è un bambino nato due volte. Nonostante le grandi capacità e le molte risorse, per vivere e crescere sano in un mondo nuovo necessita di enormi attenzioni da parte dei nuovi genitori. Come costruire un ponte tra i due mondi? Come mantenere viva la consapevolezza delle origini e far diventare la diversità ricchezza? La modalità che l’autrice del volume propone ai genitori adottivi è semplice e originale: inventare per il bambino una favola nella quale il passato si congiunga con il presente. L’arcobaleno, presente in una delle storie create dai genitori, diventa il concetto-chiave di tutte le favole e il suo apparire rappresenta l’obiettivo finale: colmare il vuoto, riappropriarsi delle origini, acquisire sicurezza e serenità, imparare a guardare con coraggio sia al passato che al futuro. Il testo costituisce un vero manuale d’istruzioni per ideare le favole fin dal momento in cui viene presa la decisione di adottare un bambino, con una raccolta di tante storie già inventate corredate di suggerimenti per l’utilizzo da parte dei genitori.

  • Anna Genni Miliotti, Le fiabe per … parlare di adozione. Un aiuto per grandi e piccini, Franco Angeli

Non è facile raccontare ai propri figli, o parlare ai propri alunni, dell’adozione, e ancor di più se vogliamo farlo partendo dalla storia vera. Ma con una fiaba si può fare, si possono narrare eventi felici e terribili e renderli vivi con la sola forza dell’immaginazione. Le fiabe che troverete qui, o che scriverete seguendo le indicazioni, aiuteranno tutti a stare meglio, in classe come in famiglia, ma anche con se stessi.




  • AA. VV., L’orsacchiotto non più solo, Ancora

Si tratta di storie, favole nate dall’esperienza Ai.Bi. e utilizzate dai genitori come modo per raccontare l’adozione ai bambini adottati. Un libro nato sul campo da leggere in famiglia, ma anche da “usare” come laboratorio per creare la propria storia di adozione o raccontare ai propri figli le vicende di quel nuovo compagno di scuola, cugini, amico che “arriva da lontano”.



LIBRI PER 3-5 ANNI

  • Arianna Papini, Ad Abbracciar nessuno, Fatatrac

Damiano incontra la bambina misteriosa alla scuola dell’infanzia e da subito nasce in lui una commovente fratellanza mossa dalla curiosità che dalla sua storia di bimbo adottato corre verso la bimba affetta da autismo. Insieme i due bambini, durante il tratto di strada della vita che condividono, si scambiano affetto, gioco, tristezza e allegria.





  • Emanuela Nava, C’era una mamma e c’era un papà, Piemme

C’era una mamma e c’era un papà. Una mamma e un papà che avevano tutto ciò che si potesse desiderare: le stelle alla finestra, le coccinelle sull’albero di mele, una bottiglia di latte nel frigorifero. Ma non avevano nessun bambino nel portaombrelli. Emanuela Nava affronta il delicato tema dell’adozione, rivolgendosi al pubblico dei più piccoli.





  • Linda Griva, Il regalo più bello del mondo, IdeeAli

Olivia è stata adottata. La favola che la bambina preferisce è proprio la sua: la favola della Principessa Olivia che ha trovato una Mamma e un Papà che le vogliono bene, e una Fata, la tartaruga Maya, che la protegge fin dal giorno in cui è nata. Per aiutare a spiegare ai bambini cos’è l’adozione, con semplicità e naturalezza.




  • Isabella Paglia, Francesca Cavallaro, Di mamma ce n’è una sola, Fatatrac

La parola mamma all’orecchio di ogni bambino suona magica. Ma chi è una mamma? Quante mamme può avere un bambino? Quanti modi esistono per venire al mondo? Una storia tenera, che scalda il cuore e fa sorridere e riflettere sulle diverse maniere che esistono per “arrivare” in una famiglia: il concepimento naturale, quello in provetta e l’adozione. Il tutto spiegato ai piccoli uditori da buffi bambini coloratissimi usciti dall’allegro pennello di Francesca Cavallaro con linguaggio semplice e comprensibile. Un libro divertente per educare ad argomenti importanti e attuali.

  • Isabella Paglia, Francesca Cavallaro, Va bene se…, Zelig

Va bene se hai un naso lungo, sei piccolo come una formica, sei colorato come un camaleonte, porti gli occhiali… Va bene se arrivi primo o ultimo, se sei stato adottato, se hai una famiglia tradizionale o se la tua famiglia è molto singolare… Perché non c’è un bambino e un essere umano uguale all’altro e non esistono bambini o esseri umani sbagliati. Ogni differenza è una potenzialità, ogni differenza è qualcosa da vivere serenamente e con orgoglio. “Va bene se…” è un libro che attraverso una serie di simpatici disegni e di personaggi allegri e colorati vuole essere un aiuto ad affrontare il tema del diverso da sé. Diverso fisico, linguistico, estetico, diverso e basta, ma non per questo discriminato.

  • Chih-Yuan Chen, Guji Guji, Bohem Press Italia

Un giorno un grosso uovo rotola nel nido di Mamma Anatra. Quando l’uovo si schiude sbuca fuori… un coccodrillo! “Guji Guji,” esclama. E questo diventa il suo nome. Guji Guji cresce insieme ai suoi fratelli anatroccoli convinto di essere anche lui un’anatra. Finché un giorno si imbatte in una banda di coccodrilli cattivi che lo vogliono ingannare. Con i loro dentoni affilati, sognano una cena di “grasse, squisite anatre”… Guji Guji si trova in un dilemma. Chi è veramente, un’anatra o un coccodrillo? Una storia divertente ed emozionante sul tema dell’identità, delle somiglianze e delle differenze, sull’amore, l’amicizia e… il coraggio di pensare con la propria testa.

  • Anne Wilsdorf, Fior di giuggiola, Babalibri

Quando Farafina decide di regalare alla mamma per il suo compleanno un bebè trovato nella giungla, i suoi numerosi fratelli e sorelle sono felici ma la mamma è piuttosto reticente…






  • Bénédicte Guettier, La gallina che aveva mal di denti, Clichy

Le avventure di una mamma gallina tutta intenta ad accudire i suoi cinque piccolini, tra cui un piccolo coccodrillo, covato per sbaglio, ma amato come se fosse suo. Mamma gallina non si allontana un attimo dal suo giaciglio perché ancora non tutti i suoi pulcini sono usciti dal guscio, ma un gran mal di denti non la fa dormire e allora… sciarpa e cappello anche ai piccoli ovetti e via! Tutti dal dentista! Il dentista li visita uno a uno, ma l’unico ad avere qualche carie è il piccolo coccodrillo! Eh già, perché il nostro amico è ghiotto di caramelle e cioccolatini, ma non è di questo che si deve nutrire un coccodrillo…

  • Arianna Papini, La quaglia e il sasso, Chartusia

La piccola quaglia non ha mai covato un uovo e ne ha tanta voglia. Così, quando in un prato trova un sasso bello rotondo, ci si siede sopra. E intanto passano le stagioni…




  • Monya Ferritti, Il momento tanto atteso, Giunti Junior

Sara è in trepida attesa: come tanti suoi compagni della Scuola dell’infanzia, anche lei sta per avere un fratellino o una sorellina. Per lei è tutto diverso: la sua mamma non ha il pancione e il suo papà guarda il telefono con aria speranzosa. Perché? Perché la famiglia di Sara è in attesa della telefonata che comunicherà loro quando potranno andare in Burkina Faso a prendere un bimbo da adottare. “Io voglio una sorellina!” ha detto Sara a tutti, cosicché i genitori temono la sua reazione nel sapere che arriverà il piccolo Yumà, un fratellino di tre anni. La nuova sorella maggiore porta la foto all’asilo, la mostra a tutti orgogliosa, e comincia una nuova attesa, quella del Lungo viaggio, ossia del momento in cui potranno andare a prendere il piccolo e cominciare a essere una nuova, felice, famiglia tutti insieme.

  • Laurent Moreau, La mia famiglia selvaggia, Orecchio Acerbo

Mio fratello grande è molto forte e rispettato, meglio non contrariarlo. Mia mamma è la più grande e la più bella. Un po’ timida, non le piace farsi notare. I miei cugini, incredibilmente agili e veloci, sono decisamente dotati per le stupidaggini. E poi, in più, ci sono io!





  • Jamie Lee Curtis, Tell Me Again about the Night I Was Born(Inglese),HarperCollins

Una storia delicata e divertente che parla di adozione e delle parole che una famiglia ha trovato per raccontare alla propria bambina la storia della notte in cui è nata.

LIBRI PER 6/8 anni 

  • Alessandra Fabbian, Alejandro e la sua nuova famiglia, Edicolors

Alejandro è molto fortunato ad avere una famiglia e due mamme: una mamma di pancia che lo ha messo al mondo e una mamma di cuore che si occupa sempre di lui. Il delicato tema dell’adozione visto attraverso il dolce racconto di Alejandro, bambino che dal Sud America trova la felicità con la sua nuova famiglia in Italia. Un racconto illustrato davvero importante non solo per coloro che sono interessati a questo tema.






  • Anne Braff Brodzinsky, C’era una volta un albero di gelso, San Paolo edizioni

Questa è la storia di un’adozione e racconta con dolcezza come i bimbi adottati possono mettere insieme i capitoli della loro storia e trovare il filo rosso che li lega. Mamma uccello ha un uccellino da accudire e si rende conto che da sola non può farcela. Allora decide di dare in adozione il suo piccolo. “Mamma Uccello guardò Gufo. Non le piaceva quello che aveva appena detto. Non voleva dire addio al suo piccolo. Tuttavia, lo ascoltò con calma quando lui cominciò a raccontare una storia. Sin dall’inizio del mondo disse Gufo, è successo tante volte che una mamma avesse un piccolo che amava, ma per quanto si sforzasse non riusciva a dargli ciò di cui aveva bisogno. Quando questo accadeva, qualche volta la mamma cercava qualcuno che l’aiutasse a trovare un’altra famiglia che amasse il suo piccolo e si prendesse cura di lui”.

  • Gabriele Clima, Guarda le stelle, Fatatrac

Leon sta finalmente aspettando la sua famiglia sulla soglia dell’istituto in cui ha vissuto alcuni anni. L’attesa è l’occasione per ricordare il tempo trascorso, gli amici che lo hanno accompagnato Mira, Yuri e l’orsetto Romi. Un albo che narra con intelligenza e dolcezza la vita dei bambini prima dell’adozione, prima cioè dell’arrivo di mamma e papà. Un valido aiuto per i genitori, ma soprattutto uno stimolo perché i bambini come Leon possano raccontare di loro. Con la collaborazione e il patrocinio di Italia Adozioni.


  • Anna Genni Miliotti, Mamma di pancia, mamma di cuore, Editoriale Scienza

Una storia semplice, un testo pieno di poesia, tenerezza e affetto, tante illustrazioni per affrontare un tema, quello dell’adozione, che a volte sembra difficile, ma che è più che mai attuale e coinvolgente. E non solo per le famiglie dove ci sono bambini adottati, ma per tutti i bambini e per tutte le famiglie. Il libro nasce dall’esperienza che l’autrice, anch’essa mamma di cuore, porta avanti in seno alle associazioni che si occupano di adozione internazionale.


  • Davide Calì, Il richiamo della palude, Kite

Un giorno una coppia trova il piccolo Boris solo e abbandonato in una palude. L’uomo e la donna, che da tanto tempo desideravano un figlio, decidono di prenderlo con sé e di crescerlo come tale. Gli anni scorrono sereni, fino al giorno in cui Boris, ormai cresciuto, decide di tornare alle origini per trovare se stesso. Solo allora capirà che per volersi bene non è necessario per forza assomigliarsi. Una parabola sulla definizione e sul significato della famiglia.


  • Emanuela Nava, Khurshid Mazzoleni, Sognando l’India, Piemme

Khurshid ha undici anni e vive in Italia. Il suo nome vuol dire ‘sole’ e l’India, il paese in cui è nato, è piena di sole e di storie magiche. L’Italia all’inizio gli sembra fredda e silenziosa come la neve. Non sarebbe meglio tornare a scaldarsi al sole dell’India? Forse no, perché in Italia ci sono il calcio, il Natale e una mamma con la faccia da strega che fa ridere a crepapelle e sa raccontare bellissime storie.




  • Enrica Corso, Simona Obialero, Cosa pensavi quando mi aspettavi? Storie ricche di emozioni su cicogne, nascite e adozioni, Effatà

“Leggende domestiche: ecco di cosa parla questo libro. Pensavate trattasse di cicogne? No, cioè sì, ci sono anche le cicogne, ma voi, bambini e bambine, siete i veri protagonisti! Andiamo con ordine: ogni famiglia ha le sue leggende domestiche, cioè quelle storie – un po’ vere e un po’ no – che, a furia di raccontarle, si arricchiscono di ricordi e diventano un po’ fiabe. Ebbene, la fiaba che ogni bambino ha diritto ad avere è quella che racconta come è stato aspettato e immaginato. Che sia arrivato nella sua famiglia da neonato oppure a due, cinque, o sette anni. Nel caso in cui mamma e papà avessero scordato la vostra, leggetegli questo libro: siamo certe che col nostro aiuto troveranno l’ispirazione! Ma se inizieranno a parlarvi in maniera scientifica, fermateli subito! Le leggende domestiche iniziano sempre pressappoco così: C’era una volta… Buona lettura!” (Simona ed Enrica)

  • Amaltea, Una giornata speciale, Lo Stampatello

Sofia, Anna e Vladi hanno conosciuto i loro genitori quando avevano cinque, tre e due anni. Come è possibile? Perché non sono nati dalla pancia della loro mamma? Per la serie Piccola storia di una famiglia un libro che parla di adozione. Una metafora per raccontare come a volte siano proprio gli incidenti di percorso a portarci la gioia e condurci verso il nostro destino.



  • Domitille de Pressensé, Doremì è stato adottato, Motta Junior

Doremì non assomiglia né alla mamma, né al papà. Loro hanno grosse zampe e la pelle squamata, mentre lui ha un soffice manto di pelo chiaro. A scuola, quando i compagni lo prendono in giro, Doremì si innervosisce. Prova molta rabbia verso se stesso e verso chi gli sta accanto. Poi un giorno scopre che, anche se è diverso dagli altri, i suoi genitori gli vogliono molto bene.



  • Jonathan Allen, La scuola dei lupi cattivi, Piemme

Un giovane lupacchiotto spaurito e tremante viene trovato da una coppia di lupi nella foresta. Impietositi, i due decidono di adottarlo. Tuttavia ben presto si rendono conto che il trovatello è totalmente privo di quella ferocia di cui nessun vero lupo può fare a meno. Consigliati dal capobranco, lo iscrivono alla scuola dei Lupi Cattivi, sperando che le sei lezioni fondamentali possano fare di lui un lupo cattivo in piena regola. Purtroppo Edoardo non mostra di possedere nessuna abilità lupina, per non parlare della predisposizione. Improvvisamente, nel corso dell’ultima esercitazione, il lupacchiotto svela la sua vera natura. Anche lui potrà finalmente eccellere: in una scuola più adatta.

  • Roberto Denti, Il cerchio dei tre fratelli, Piemme

Tre fratelli adottivi, Cesare, italiano, Aziz, arabo, e Tsushima, giapponese, raccontano ognuno una fiaba della propria tradizione e spiegano come si scrive nella loro terra di origine. I ragazzini sono alla ricerca di un’unica scrittura capace di esprimere l’affetto e il legame speciale che li unisce, però non esiste. Così, decidono di inventarne una tutta loro!




  • Emanuela Nava, Ciliegie e bombe, Giunti junior

Dragan sembra un pirata, e un po’ pirata si sente. Bello come uno zingaro. Viene dal cuore della guerra, lui, le bombe hanno portato via la sua famiglia. Ora, da Savedvic è arrivato in Italia, e dal campo profughi all’istituto, mesi e mesi ad aspettare una famiglia con un papà, una mamma e tanti fratelli. Sembra facile, ma dei grandi non c’è quasi mai da fidarsi. Intanto a raccontare mille storie, la sera, ci pensa Emilio, uno strampalato camionista. Anche lui ha un orecchino, e i due pirati, finalmente…


  • Lucia Tumiati e S. Bursi, Vorrei volare sulla neve, Giunti junior

Sergio è Serghej, ha una mamma e un papà adottivo e un cuore grande pronto a ospitare il suo paese di origine e quello in cui è destinato a crescere. Serghej sente nel cuore un sentimento di grande malinconia e tante immagini gli suggeriscono vaghi ricordi. Il disperato bisogno di sapere chi è e da dove viene lo spinge a “raccontare”, a una nonna lontana di cui sente la mancanza (ma che forse nemmeno esiste), quello che gli accade a scuola e a casa, con i suoi genitori adottivi. Il viaggio con loro in un paese pieno di neve e un nuovo fratellino saranno la strada per recuperare le sue radici. Vincitore del XIV Concorso “Giacomo Giulitto” – Città di Bitritto.

  • Marie-Sophie Vermot, Ma chi ti credi di essere?, Giunti junior

Manda racconta la sua vita di tutti i giorni. Lui è africano ma abita in Francia e ama molto i suoi genitori adottivi. Ma in classe c’è il suo nemico numero uno: Georges Glaise. È un bambino antipaticissimo che si diverte un sacco a prenderlo in giro: lo chiama “carbone”, per via del colore della pelle… un vero tormento! Meno male che nella vita c’è anche altro! Una nuova sorellina, per esempio, che aspetta Georges con tutta la sua famiglia in Vietnam. Ma indovinate chi altro c’è all’aeroporto, pronto a partire per il Vietnam, per andare a prendere un’altra bambina da adottare?

  • Emanuela Nava, Io qui non ci sto, Salani

Questo è uno dei cento e un modo per far fuori il nemico, ossia la coppia che ha “rapito” Saresh dall’isola dei coralli chiari dove aveva trovato cento mamme e cento papà affettuosi. Il tutto per portarlo in una città puzzolente, fumosa e senza mare, dove lo lavano e lo rilavano per vedere se diventa un po’ più bianco. Ma c’è chi sta peggio di lui, costretto a vedere i colori del mondo attraverso un fitto velo nero; solo una coraggiosa alleanza può liberarli, dopo aver sfidato squali e conchiglie assassine. Ma sono davvero nemici quelli che vogliono uccidere? O basta una loro carezza perché gli evanescenti fantasmi rosa ridiventino bambini?

LIBRI PER 9/11 anni

  • Patricia MacLachlan, Baby, Piemme

La dodicenne Larkin un giorno trova un bebé che sonnecchia in una cesta di vimini davanti alla porta di casa. L’unico indizio è un biglietto scritto dalla mamma della bimba: “Questa è Sofia, ha quasi un anno ed è una bambina dolcissima… Un giorno tornerò a riprenderla. Le voglio tanto bene”.




  • Jacqueline Wilson, Bambina affittasi, Salani

Che genere di diario può scrivere una bambina che passa da una famiglia all’altra, da un istituto all’altro, senza che nessuno si decida ad adottarla? Una bambina che sa di essere un caso difficile? Eppure il diario di Tracy Beaker risulta vitale, fantasioso e appassionato. C’è autocritica, ironia, genialità, distacco, orgoglio. «Nessuno di voi è tenero» dice la giornalista che si propone di fare un servizio sull’Istituto. «Siete tutti grintosi, ribelli e pieni di coraggio». Anche disperati, qualche volta, ma subito rinasce la passione per la vita e il proposito di trovarsi una mamma ad ogni costo. Magari facendo a botte.


  • Jacqueline Wilson, La bambina nel bidone, Salani

Nel giorno del suo quattordicesimo compleanno, April ripercorre le tappe della sua vita. Abbandonata in un cassonetto e trovata da un garzone di pizzeria, la bambina attraversa una serie di disavventure: famiglie adottive che si sfasciano, orfanotrofio e istituto di correzione, dove finalmente trova un’insegnante che la porta a vivere con sé. Ora April riesce a guardare il proprio passato con serenità, e ad accettare quella parte di sé che ne aveva fatto, a un certo punto della sua vita, una “bambina cattiva”.


  • Anna Vivarelli, Odio il piccolo principe, Piemme

Quando i genitori gli comunicano di averlo adottato, a Lorenzo cade il mondo addosso. Gli sembra di aver sempre vissuto nella falsità, si sente ingannato e rischia di cedere alla rabbia e al risentimento. Vivere per un po’ lontano da casa e conoscere le storie di altri lo aiuteranno a fare ordine nella sua vita e a ritrovare se stesso.



  • Daniela Palumbo, Poi sono arrivata io, Piemme

Quando la maestra propone in classe un progetto dal titolo “Chi sono io?”, Nirmala, che è stata adottata in Nepal, si rende conto di aver dimenticato quasi completamente il proprio passato. Cercando di rispondere alla domanda della maestra, nella testa della ragazzina affiorano molti altri interrogativi. Perché non ricorda più il nepalese? Chi era sua mamma? E soprattutto, perché l’ha abbandonata?



  • Sonia Negri, Adottato anche tu? Allora siamo in due!…o forse più!, Ancora

In questo libro potete trovare: 2 adolescenti inventati, Lily e Gabriel, che si scrivono e-mail inventate, ma fanno ricerche vere su storie assolutamente reali. 23 personaggi famosi che sono stati adottati in tempi e luoghi molto diversi (qualcuno è famosissimo, qualcuno un po’ meno, qualcuno lo diventerà dopo questo libro). 5 interviste esclusive 1 messaggio scritto proprio per voi che leggete. Curiosità trovate nel web, fotografie, interviste, frasi celebri. Tante domande, pensieri, riflessioni ed emozioni. E uno spazio per ognuno di voi, perché ogni storia merita di essere scritta e ascoltata.

 

LIBRI DAI 12 ANNI IN SU

  • Gilles Paris, La mia vita da zucchina, Piemme

Da quando il papà è sparito, il mondo del piccolo Icaro, soprannominato Zucchina, ruota intorno alla mamma, una donna depressa e alcolizzata che vive sul divano del salotto. Un giorno, giocando con una pistola trovata in casa, per sbaglio Icaro fa partire un colpo e la uccide… E la sua vita cambia per sempre. I servizi sociali lo affidano a una casa famiglia, sotto la guida della severa ma giusta signora Papineau, ed è qui che finalmente Icaro scopre che un’altra vita è possibile. Una vita fatta di amici e litigi, di scuola e divertimenti, di problemi e soluzioni, di amore… Età di lettura: da 12 anni.

  • Antonio Ferrara, Guido Sgardoli, Nemmeno un giorno, Il castoro

“Una parte di me, una parte che non voglio ascoltare, mi sta dicendo volta il muso della macchina, Leon, volta il muso e tornatene indietro. Ma l’altra parte di me dice di no, che non sarebbe onorevole tornare così, che vorrebbe dire ammettere di aver sbagliato tutto, di non aver capito niente”. Leon ha il fuoco sotto i piedi. Non può restare in Italia, in quella città, con quella famiglia che non è la sua: Leon è stato adottato, e anche se i nuovi genitori sono brave persone, ha bisogno di tornare a casa, di ritrovare il suo passato. È minorenne ma sa guidare. La macchina del padre adottivo è lì che lo aspetta. Basta girare la chiave e via. Leon parte. Tra musica, rabbia, paure e nuovi incontri, il suo viaggio sarà diverso da come si aspettava. E lo costringerà a chiedersi chi e cosa è davvero importante. Età di lettura: da 12 anni.

  • Marcel A. Marcel, Oro, Feltrinelli

Lena ha tredici anni ed è in attesa che i nuovi genitori adottivi escano dall’ufficio della direttrice dell’orfanotrofio per portarla nella sua nuova casa. Vanda e Roman non sono riusciti ad avere figli e si sono costruiti una famiglia patchwork, accogliendo sei ragazzi molto particolari. Lena farà così la conoscenza dell’energica Piuma, perennemente a dieta; del misterioso Arnold, che sta chiuso in camera sua per giorni; di Memory, che “ricorda tutto tranne la vita normale”; di Pepe, bambina iperattiva, e del piccolo Okkio, cinque anni pieni di domande e curiosità. Non sarà facile per Lena adattarsi alla nuova realtà e all’idea che qualcuno possa prendersi cura di lei: sono state troppe le delusioni ed è convinta che, come le altre volte, i nuovi genitori la riporteranno all’orfanotrofio. Per questo decide di mangiare da sola, di non condividere i suoi pensieri e i suoi sentimenti, addirittura di tentare la fuga. Finché nella sua vita arriva uno strano ragazzo: Oro. Oro è allegro, curioso, dispettoso e Lena con lui parla, ride, discute, litiga. Un po’ anche si innamora. Ma chi è questo misterioso ragazzo comparso nel pieno di una notte nel suo armadio e visibile solo a lei?

  • Caela Carter, Per sempre o per molto, molto tempo, Mondadori

Sballottati per anni da una famiglia all’altra, Flora e Julian non possono contare su molte certezze. Sanno di essere fratelli e che nulla, o quasi, li può separare, ma soprattutto sono sicuri di non essere mai nati.
Siamo creature dell’oceano… siamo figli del caos… si ripetono, formulando strampalate teorie sulle proprie radici. Solo una cosa potrebbe convincerli del contrario: l’amore di Persona, la donna che finalmente li adotta e che non li abbandonerà mai, anche se a Flora le parole restano spesso sospese tra le labbra e Julian non può fare a meno di nascondere il cibo nell’armadio. Insieme a Persona il viaggio di Flora e Julian alla ricerca delle proprie origini può cominciare. A ogni tappa una nuova scoperta li attende: la sicurezza che l’affetto di una mamma dura Persempre, che solo partendo dal passato si può costruire il futuro e, soprattutto, che famiglia è qualsiasi nucleo di persone che insieme vive, cresce, ama.

  • Katherine Paterson, La grande Gilly Hopkins, Mondadori

A undici anni, Gilly Hopkins vanta un numero di genitori adottivi da record. Nessuno di loro è mai riuscito a domarla: tutti, prima o poi, si sono arresi alla sua straordinaria maleducazione e ai suoi leggendari dispetti
Appena Gilly viene affidata alla nuova famiglia, ha già in mente un piano per fuggire e ricongiungersi alla sua vera madre, l’unica che potrebbe farla sentire davvero se stessa. In attesa che il sogno si realizzi, non vale la pena di affezionarsi a nessuno. Figuriamoci a quel donnone di Maime Trotter, che crede di conquistarla con la sua bontà, o al ragazzino imbranato che vive con lei, o al signor Randolph, l’omino cieco che viene a cena da loro tutte le sere… Dopo l’ennesimo tentativo di boicottaggio, però, le cose prendono una piega inaspettata e Gilly deve ammettere che con quelle persone, forse, potrebbe sentirsi finalmente a casa.

LIBRI PER I GRANDI

  • Asha Mirò, Figlia del Gange, Sperling & Kupfer

Originaria di un villaggio poco lontano da Bombay, Asha viene presto abbandonata dai suoi e ospitata in un convento di suore. Per sei interminabili anni non smette di cercare i genitori… Finché non avviene un piccolo miracolo: è accolta da una famiglia di Barcellona che le dà tutto quanto ha sempre sognato, specialmente tenerezza e affetto. Ma il desiderio profondo di conoscere il proprio Paese e ricostruire i frammenti del passato spingono la giovane, vent’anni dopo, a un lungo viaggio, reale e simbolico, in India, dove finalmente potrà accettare la propria identità di “figlia del Gange”.


  • Giusi Musumeci, Amata da sempre: Storia di una figlia adottiva, La Fontana di Siloe

Una giovane donna racconta la ricerca delle proprie origini biologiche e, contemporaneamente, l’esperienza della propria maternità adottiva, nel segno della necessaria e sofferta rielaborazione del proprio vissuto e dell’accoglienza prima ricevuta e poi ridonata. «Chiunque voglia intraprendere il percorso dell’adozione, o magari lo sta già vivendo, od opera in questo campo, dovrebbe leggere il libro di Giusi Musumeci, ma non solo loro, perché questa storia non è per addetti ai lavori. Il libro racconta con straordinaria limpidezza quello che un figlio vive, racconta il desiderio, il timore e il rischio di chi impara a essere genitore. Ma non solo questo. In un momento come quello che viviamo, dove da ogni parte ci viene detto che non c’è futuro e che dobbiamo controllare ogni cosa per stare al sicuro, qui incontriamo una storia particolare, vissuta con un altro respiro, dove il tempo è amico, dove l’errore non è condanna e fallimento, dove l’attesa non è spreco o noia e il lieto fine è un nuovo inizio, proprio come nelle favole più vere. Attraversano tutto il libro la consapevolezza e la gratitudine per quanto sta accadendo, perché questa è soprattutto la storia dell’incontro con Gesù che si fa compagno nella vita».

  • Eugenio Gardella, Sei sempre stato qui, Frassinelli

«Non è mica detto che un figlio arrivi subito.» In effetti no, per Roberta ed Eugenio, una coppia normale, una coppia come ce ne sono milioni, il figlio, la figlia che desiderano non arriva subito. Anzi, sembra non voler arrivare mai. Più volte nel ventre di Roberta qualcosa inizia ad accadere, ma nessuna gravidanza prosegue. Eugenio e Roberta provano con l’inseminazione artificiale, ma non funziona nemmeno quella. I mesi e gli anni passano e l’attesa si fa intollerabile, come se uno stesso giorno ripiegato su se stesso si ripetesse all’infinito, un giorno di figli desiderati, sfiorati, e poi perduti. L’esplorazione interminabile dell’incertezza li conduce al limite, come singoli individui e come coppia, ma li fa anche evolvere, ed Eugenio e Roberta, in un gesto di resilienza e di libertà, non si arrendono. Decidono di affidarsi al mare imprevedibile dell’adozione, di affrontare le pratiche, i colloqui, la burocrazia. Decidono di esercitare e guarire le loro anime per trovare la forza di prendere un ultimo respiro prima del tuffo. Decidono di affidarsi a un sogno che li porterà altrove nel mondo. Questo romanzo è la storia di una paternità desiderata, cercata, sofferta.

  • Tommy Dibari, Sarò vostra figlia se non mi fate mangiare le zucchine. Storia di un’adozione, Cairo Publishing

Tommy e Doriana sono una giovane coppia come tante: si amano, si sposano, decidono di avere un figlio. Ma, come recita l’antico detto ebraico, quando l’uomo pensa, Dio ride. Così il figlio tanto desiderato non arriva, e i due vengono risucchiati in un percorso fatto di controlli, analisi, terapie di Gonal F, inseminazioni, Fivet, tour religiosi in cerca della grazia e diete a base di peperoncino scaricate dalla rete; un pellegrinaggio su e giù per lo stivale tra ospedali, cliniche private, camici bianchi e camici sporchi, loro che si sentono topi da laboratorio in attesa del prossimo esperimento. Mentre i palazzi della città si riempiono di fiocchi rosa e azzurri sui portoni, e i giardinetti di mamme che spingono carrozzine, per loro arriva la glaciale sentenza: «Vi trovate in quello che la scienza definisce il range di infertilità inspiegabile», e la speranza cede il posto alla delusione, allo sconforto. Finché all’improvviso accade qualcosa. Bastano poche parole e tutto sembra diverso. «Forse siete destinati a un altro progetto, forse dovete andare a prendervi vostro figlio, portarlo via e salvarlo.» Tommy e Doriana decidono allora di reagire, di seguire il cuore, di tornare nel luogo dell’anima dove i palpiti contano più dei parametri di riferimento. Scendono in profondità, nel posto segreto delle emozioni verso una scelta altrettanto ardua: l’adozione. Si tuffano tra le braccia dei giudici, degli psicologi e degli assistenti sociali, sussurrando loro che da qualche parte nel mondo c’è un bambino che li aspetta. Poi, un giorno, la risposta arriva dal tribunale italiano: c’è uno scricciolo, fragile come una foglia, che risponde al nome di Martina. Non vuole né zucchine né botte, ma ha un’immensa fame d’amore. E così tutto si capovolge, perché la vita può anche essere letta al contrario. Come dice Martina, «se lo guardi bene, il cielo è un mare rovesciato».

  • Marcello Foa, Il bambino invisibile, Piemme

Manuel ha cinque anni e un grande cuore indomito. Un giorno, quando si squarcia il velo sui misteri più reconditi della sua giovanissima vita, risponde al richiamo che la natura intorno al suo villaggio gli lancia e fugge tra i boschi del Cile. In molti probabilmente sapevano perché non aveva una mamma, e perché vivesse insieme a un uomo che chiamava nonno ma in realtà era un estraneo. Un uomo che nascondeva un segreto sconvolgente sul passato di quel bambino e di sua madre, un segreto di cui Manuel aveva perso ogni ricordo. Quando la verità riemerge dall’oblio, Manuel decide che la sua famiglia sarebbero stati gli alberi, i ruscelli, i cespugli di frutti selvatici che tante volte lo avevano sfamato. Se il mondo degli uomini lo escludeva e lo maltrattava, la natura sembrava accoglierlo, gli uccelli cantavano la forza della vita, le fronde stormivano e i prati lo accarezzavano come nessuno aveva mai fatto. Se casa è un posto dove sentirsi protetti, lì era casa sua. Per molti mesi, anni, Manuel vive da solo nel bosco, in silenzio, mangiando frutti selvatici, imparando a cacciare dai gatti, a costruirsi una fionda, a pescare a mani nude. Un piccolo ragazzo selvaggio che coltiva dentro di sé la libertà. Niente lo avrebbe convinto a tornare nella prigione di prima, nemmeno l’inverno, nemmeno il vento gelido. Fino a quando il destino non inizia il suo lungo viaggio in cerca del bambino invisibile…

  • AA.VV., Storie di figli adottivi. L’adozione vista dai protagonisti, UTET Università

 

  • Francesca Mineo, Adozione. Una famiglia che nasce, San Paolo Edizioni

L’attesa di un bambino adottivo, desiderato e amato prima ancora di essere conosciuto, rappresenta una rivoluzione non solo per i futuri genitori, ma anche per i nonni più esperti. Questo libro è per loro guida autorevole ma anche diario di viaggio, che comincia con l’annuncio dell’adozione fino all’arrivo (spesso da un altro continente) e alla conoscenza del nipotino. Nulla è scontato: ci saranno tempi lunghi come nella gravidanza degli elefanti, interrogativi, dubbi e tanta voglia di essere una vera risorsa per la nuova famiglia che nasce. Tranquilli: ci sarà lavoro anche per voi, cari nonni, persino quando vi troverete al parchetto col vostro adorato bambino e dovrete fronteggiare la curiosità altrui. Qui potrete trovare un assaggio del lavoro (faticoso, certo, ma anche gioioso) che vi aspetta per la costruzione di questo amore.

  • a cura di Roberta Cellore, Cara Adozione, ItaliaAdozioni

“Cara Adozione”, una raccolta di lettere e spunti tecnici per raccontare le tappe dell’adozione. Un manuale che narra la voce vera dei protagonisti dell’adozione nelle varie fasi dell’iter, dalla scelta della coppia alla ricerca delle origini. Un prezioso scrigno da regalare a mamme, papà e figli, che stanno vivendo l’adozione, e a tutte quelle persone sensibili che l’hanno toccata e vogliono saperne di più. Insieme per non sentirsi soli nelle difficoltà e nelle gioie di questo particolare mondo che ci accomuna.

  • Alessia Maria Di Biase, Un viaggio chiamato adozione, Associazione di volontariato Ernesto

La domanda che tante coppie si pongono durante il percorso adottivo è come “ingannare” il tempo dell’attesa. Con questo libro, in cui sono raccolte le testimonianze di coppie adottive, l’autrice ha cercato di dare risposta a questo e tanti altri comuni e umani interrogativi.




  • a cura di Laura Monica Majocchi, Ho adottato mamma e papà, Erickson

“Ho adottato mamma e papà” è un libro non semplicemente sull’adozione internazionale, ma sulle diverse storie e mondi che si incontrano lungo questo percorso, nel quale il bambino – come evidenzia il titolo, che volutamente rovescia il cliché – riveste un ruolo pienamente attivo e di primo piano. Si sfata, peraltro, il mito secondo cui adottare un bimbo abbandonato significa semplicemente avere tanto amore da dargli. Oltre all’amore sono ben altre, infatti, le caratteristiche che le madri e i padri adottivi devono sviluppare per essere genitori “sufficientemente buoni”. La presentazione delle testimonianze di adozione, che costituisce il cuore del libro, intende dare voce ai vissuti profondi, personali e unici delle madri, dei padri e dei loro bambini, nella convinzione che possano risultare maggiormente incisivi e credibili rispetto a una descrizione solo a livello teorico. Le storie riprendono le fasi più salienti unite da un filo conduttore comune che, a partire dall’immaginario e dalle trepidazioni dell’attesa, si completa con l’incontro, traguardo ma soprattutto autentico inizio di un’esperienza familiare unica e irripetibile che si snoda attraverso la costruzione del legame di attaccamento e i rapporti con il mondo dei pari e della scuola.

  • Monya Ferritti, Il corpo estraneo, ETS

Il volume affronta il tema dell’adozione con un nuovo approccio. L’adozione costruisce reti e connessioni orizzontali (tra individui, famiglie, gruppi) e verticali (con le istituzioni) che spesso restano intrappolate in meccanismi di semplificazione eccessiva, di riduzione in cliché che impediscono di rispondere correttamente ai problemi che le famiglie adottive esprimono. L’autrice si propone di ripulire il tema dell’adozione dalle ideologie e dai luoghi comuni con metodo e rigore scientifico a partire dall’analisi delle convinzioni e delle teorie interne al mondo adottivo, fino ad arrivare ai pregiudizi e stereotipi della società e delle istituzioni, con l’obiettivo di fare chiarezza e dare valore alle esperienze dei suoi protagonisti, di fornire un punto di vista, dall’alto, utile a cercare nuove soluzioni. In tal modo si mettono a nudo i complessi meccanismi del linguaggio, della comunicazione, delle relazioni e delle appartenenze che concorrono a costruirne un’immagine distorta e mitizzata.

DIARI DI GENITORI ADOTTIVI

  • Fabio Selini, Il padre sospeso, Mammeonline

La storia di un percorso di adozione, da cui emerge come tale percorso sia lungo e costellato di difficoltà: infinite pratiche burocratiche, tanti uffici da girare e file da fare, bolli e certificati da ottenere ma soprattutto il disagio di affrontare colloqui che sembra mettano a nudo la propria anima, che danno continuamente l’idea di dover superare un esame per ottenere il patentino di genitori. Con il libro di Fabio Selini, profondamente autobiografico, realizzato con ironia, dolcezza ed emozione, viviamo con Paolo, il protagonista, tutte le emozioni che accompagnano l’attesa adottiva, e comprendiamo tutte le difficoltà che devono attraversare gli aspiranti genitori, compresa l’ansia di dover sembrare perfetti.

  • Amaltea, Il mare non chiude mai: Adottare tre bambini e restare allegri, Einaudi

Una madre e un padre disposti ad andare in capo al mondo pur di diventare genitori. Tre bambini che i genitori, invece, non li hanno avuti mai. Tra loro migliaia di chilometri, che poi è la distanza più semplice da colmare. Perché, in mezzo, ci sono burocrazie da sconfiggere, pregiudizi da abbattere, assistenti sociali da convincere; e tempo, tanto tempo da far passare in un’attesa che ha ben poco di dolce. Almeno fino a quando un giudice non sancisce un vincolo capace di superare la presunta naturalità del sangue con la potenza degli affetti. In “Il mare non chiude mai” Amaltea – lo pseudonimo dietro cui l’autrice si cela per ragioni di privacy – ci racconta proprio questo, e tutto quel che ne consegue: che cosa significa trovarsi madre di tre bambini all’improvviso, senza l’esperienza del pancione a traghettare noi e gli altri? Ma confrontandosi con i problemi particolari che la scelta adottiva pone, Amaltea ci parla anche e soprattutto dell’essere genitori in sé, nella sua accezione più universale e insieme più quotidiana, con tutto quel bagaglio di domande, aspettative, paure e gioie che poco hanno a che fare con il modo in cui i figli sono entrati nella nostra vita. Perché, se figli si nasce, genitori si diventa.

  • Arnaldo Funaro, Un bimbo mi aspetta. Avere un figlio ti cambia la vita. Adottarne uno cambia anche la sua. Diario di un’adozione, goWare & LOG

Solo un figlio può far nascere un papà.
Io, come papà, sono nato un po’ per volta scrivendo questo diario per raccontare a mia figlia come ci siamo trovati tra otto miliardi di persone, ma legati da un filo che abbiamo riavvolto fino a lei.
In un incontro con altre coppie adottive mi sono reso conto che a tutti noi mancava qualcosa che ci prendesse per mano e ci aiutasse a sorridere di fronte alle difficoltà di questa avventura chiamata adozione. Così ho iniziato a pubblicare il diario sui social network e pian piano in tanti lo hanno condiviso, perché in fondo queste parole appartengono a tutti, anche a te che stai leggendo, non importa se genitore o meno.
Ciò che importa è che puoi prenderle da questo scaffale e portarle nel posto giusto: alle mamme non ancora mamme, ai papà non ancora papà e ai bambini che li aspettano per diventare finalmente figli.

  • Tiziana Colli, Una madre adottata, Nativi Digitali Edizioni

“Tutti i bambini soli del mondo sono nostri figli. Nostri devono esserne l’onere e l’onore.” “Unamadre adottata” è la vera storia dell’adozione di Sara dal Madagascar, raccontata attraverso le parole della mamma Tiziana. L’intricato percorso dell’adozione è stato rielaborato vent’anni dopo, in tutte le sue tappe: le complicazioni burocratiche, l’ansia dei diciotto mesi di attesa, l’emozione dell’incontro con la figlia all’aeroporto di Tananarivo, le difficoltà ma anche le gioie dei primi giorni in Italia. Una testimonianza che mantiene inalterata la freschezza emotiva degli eventi, una lettura semplice eppure commovente, consigliata a chiunque voglia capire cosa significhi davvero adottare un figlio.

  • Paola Strocchio, Appunti di viaggio. Come siamo diventati genitori di un bambino nato a 10000 chilometri da noi, Bradipolibri

 

  • Silvia Picchi, Emozionato di te: Diario di una adozione, CreateSpace Independent Publishing Platform

Questo è il diario della nostra adozione in Mali. E’ la storia della nostra attesa, del nostri incontro e della nascita della nostra Famiglia.








  • Elena Poma, Aspettando Andrea. Storia di un bambino venuto da lontano, San Paolo edizioni

Il racconto appassionato di una mamma che da sempre sa nel suo intimo che adotterà un figlio… Così avviene, passando attraverso l’esperienza della sterilità fisica, l’inizio dell’iter per l’adozione fino ad arrivare ad un orfanotrofio russo, dove appunto c’è Andrea, che è aspettato e che aspetta a sua volta la sua mamma. Scritto in modo fluido, si legge come un romanzo, ma è un racconto di vita vera che può aiutare altri a mettersi sulla stessa strada.



  • Mery La Rosa, Ci siamo adottati, ovvero tre famiglie in una, Magi edizioni

Un romanzo? Un diario? Un vademecum del genitore adottivo? È un po’ tutte queste cose insieme la vicenda narrata dalla madre adottiva di due coppie di fratelli arrivati in Italia dal lontano Brasile. È la storia della loro adozione, della loro crescita, del loro adattamento e inserimento nella nuova famiglia e nella nuova società. Una storia travolgente, piena di emozioni e sentimenti. Ma anche di saggezza e di ironia che, se somministrate insieme, diventano un’arma vincente negli incontri con burocrati, medici con sensibilità da pachidermi, insegnanti distratti, ignoranti di ogni genere, razzisti più o meno consapevoli. È una storia di vita vera che fa ben sperare per il futuro. Da leggere d’un fiato e da consultare come un manuale.

  • Leo Ortolani, Due figlie e altri animali ferociBao Publishing

“Fate un giro sui forum dei genitori che stanno cercando di adottare. Ovunque, la richiesta di un consiglio su come rispondere agli psicologi, se sia meglio raccontare tutto, ma proprio tutto, oppure se sia più prudente tacere del nonno che ammazzava le vecchie e le sotterrava nell’orto, accennando solo all’incredibile dimensione delle zucchine. E poi tutte quelle domande, cercando non si sa cosa. Com’erano i tuoi genitori? Hai fratelli? Com’è il vostro rapporto? Hai nipoti? Credi negli UFO? Sette per otto?” Lo stile è quello inconfondibile ed esilarante di Leo Ortolani. La storia, però, questa volta è vera: lui e sua moglie Cate in trasferta in Colombia, alle prese con l’adozione di due tenerissime sorelline, Johanna e Lucy. Un’esperienza difficile e piena di sorprese, come sanno tutti coloro che ci sono passati o che ancora sono in attesa di diventare genitori, che in questo libro, arricchito da 24 vignette inedite, si trasforma in un’avventura di comicità e dolcezza.

  • Paola Strocchio, Stupidario sull’adozione. Tutte le domande che non avreste mai voluto ricevere, Bradipolibri

“Che bello! L’avete scelto?”, “Ma ti chiama mamma?”, “Potete restituirlo se le cose non vanno bene?”, “Lo avete pagato tanto?”, “Da grande parlerà la vostra lingua?”. Un vero campionario di idiozie -molte snocciolate davanti al bambino- certo familiare a tutti i genitori di adottati, un campionario che l’autrice tratta con la giusta dose di ironia e opportunamente “neutralizza” a colpi di buona informazione, in corsivo, sulla realtà delle adozioni.


  • Massimo Bavastro, Il bambino promesso, Nutrimenti

Un memoir pudico e spietatamente sincero, un manuale di autoaiuto per chi s’imbarca in un’adozione internazionale e, più in generale, un gesto d’incoraggiamento rivolto a tutti i genitori: perché, alla fine, la fragilità di quattro persone che si cercano diventa la forza di una famiglia.