Leggi che… ti passo un libro: Una per i Murphy – Recensione

Anche  il libro “Una per i Murphy”, come finora accaduto per tutti i libri oggetto di discussione del nostro club,  non ha riscosso consensi all’unanimità.
Molti di noi lo hanno amato follemente perché con leggerezza ed un linguaggio chiaro, diretto e facilmente comprensibile dai ragazzi, offre interessanti spunti di riflessione.
Altri, pur riconoscendone la facilità e la piacevolezza della lettura, lo hanno trovato poco aderente alla realtà dei genitori affidatari. In particolar modo hanno ritenuto poco realistiche le procedure descritte per raccontare l’istituto dell’affido familiare e la rapida evoluzione dei personaggi in una finestra temporale di pochi mesi.

Carley, la protagonista, è una ragazzina resiliente e tosta. Grazie all’amore della famiglia Murphy riuscirà poi a fiorire, acquisendo una nuova consapevolezza di sè, delle proprie possibilità e delle proprie aspirazioni. Come si intuisce già dal titolo del romanzo, Carley vive una lotta interiore per il senso di fedeltà duplice che sente di dover dimostrare nei confronti di sua madre e dei Murphy.

Julie Murphy è invece la figura di accudimento per eccellenza, l’emblema di tutto ciò che dovrebbe essere una madre pur non essendolo realmente per Carley. A lei è affidato il delicato compito di riparare le ferite che Carley porta con sè e di rassicurarla che quanto vissuto fino a quel momento non potrà e non dovrà condizionare il suo avvenire. Carley potrà aspirare ad essere tutto ciò che vorrà, senza alcun limite.

Questa storia, come tutte quelle che abbiamo letto finora, ci restituisce la complessità del mondo. Grazie alle domande che ci suscita, ci permette di allenarci all’esercizio di questa complessità, anche relativamente alle nostre vite e alle storie delle nostre famiglie.

(testo di Sara Picone)

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